Eroi ed eroine della mitologia greca

Abilissimo nella musica e nel canto, argonauta, scese negli inferi per tentare di riportare la moglie tra i vivi

Moglie del precedente, fu quasi liberata dagli inferi dal marito

Bellissimo giovane che si innamorò della propria immagine riflessa in uno stagno, in cui morì affogato

Gigante cacciatore, posto da Zeus tra le stelle

Giovane abilissima nella tessitura che osò sfidare Atena; per punizione, la dea la tramutò in un ragno

Aprì, contro il volere di Zeus, il vaso in cui il padre degli dei aveva racchiuso tutti i mali del mondo

Fortissimo eroe, reso celebre dall'aver superato le dodici fatiche

Eroe ateniese che, grazie anche all'aiuto della successiva, uccise il Minotauro di Creta

Figlia del re di Creta, aiutò il precedente a non perdersi nel labirinto grazie al suo

Scambiò per un giorno la sua posizione con quella del tiranno Dionigi I di Siracusa, stando per l'intera serata seduto sotto una spada, appesa con un filo sottile al soffitto

Re di Creta, committente del labirinto e marito di Pasifae, madre del Minotauro

Costruì il labirinto di Creta, dove fu rinchiuso e dal quale evase con delle ali da lui progettate

Figlio del precedente, durante la fuga dal labirinto si avvicinò troppo al sole, le sue ali si sciolsero e morì cadendo nel mare

Re di Tirinto e fondatore di Micene, ricordato soprattutto per aver ucciso la gorgone Medusa

Fu il capo degli argonauti, conquistatore del vello d'oro

Titano che rubò il fuoco agli dei per donarlo agli uomini, e per questo incatenato da Zeus sul Caucaso, dove ogni giorni un'aquila gli straziava il fegato che ricresceva di notte

Titano esperto di astronomia, il quale tiene il cielo sulle sue spalle

Bellissimo cacciatore di cui si innamora Afrodite, ucciso da un cinghiale durante una caccia

Cacciatore che sorprese Artemide mentre si faceva il bagno; per punizione, la dea lo tramutò in un cervo e lo fece sbranare dai suoi stessi cani da caccia

Cavalcatore di Pegaso e uccisore della Chimera

Figlio del re di Tebe, abbandonato dopo un oracolo infausto, da adulto liberò Tebe dalla sfinge, divenendo poi re della città. Inconsapevolmente, uccise suo padre e sposò sua madre; dopo averlo scoperto si cavò gli occhi

Re di Frigia, che tramutava in oro qualsiasi cosa toccasse

Principessa di Tiro e regina di Creta, rapita da Zeus trasformatosi in un toro

Principe e argonauta, condusse la caccia al cinghiale calidonio