Inferno di Dante - Personaggi

Versi

Answer

"Nacqui sub Iulio, ancor che fosse tardi, e vissi a Roma sotto ’l buono Augusto nel tempo de li dèi falsi e bugiardi".

"Guai a voi, anime prave! Non isperate mai veder lo cielo: i’ vegno per menarvi a l’altra riva ne le tenebre etterne, in caldo e ’n gelo. E tu che se’ costì, anima viva, pàrtiti da cotesti che son morti"

"O tu che vieni al doloroso ospizio, guarda com’entri e di cui tu ti fide; non t’inganni l’ampiezza de l’intrare!"

"Amor, ch’a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m’abbandona"

"Pape Satàn, pape Satàn aleppe!"

"O Tosco che per la città del foco vivo ten vai così parlando onesto, piacciati di restare in questo loco. La tua loquela ti fa manifesto di quella nobil patrïa natio, a la qual forse fui troppo molesto"

"Se per questo cieco carcere vai per altezza d’ingegno, mio figlio ov’è? e perché non è teco?"

"Forse tu credi che qui sia ’l duca d’Atene, che sù nel mondo la morte ti porse? Pàrtiti, bestia, ché questi non vene ammaestrato da la tua sorella, ma vassi per veder le vostre pene"

Versi

Answer

"Perché mi schiante? Perché mi scerpi? non hai tu spirto di pietade alcuno? Uomini fummo, e or siam fatti sterpi: ben dovrebb’esser la tua man più pia, se state fossimo anime di serpi".

"Vedi colui che mutò sembiante quando di maschio femmina divenne, cangiandosi le membra tutte quante; e prima, poi, ribatter li convenne li duo serpenti avvolti, con la verga, che rïavesse le maschili penne."

[...] ed elli avea del cul fatto trombetta.

"Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza"

"Or tu chi se’ che vai per l’Antenora, percotendo altrui le gote, sì che, se fossi vivo, troppo fora?"

Quand’ebbe detto ciò, con li occhi torti riprese ’l teschio misero co’ denti, che furo a l’osso, come d’un can, forti.

"Lo 'mperador del doloroso regno da mezzo 'l petto uscia fuor de la ghiaccia".